In generale, con limitate modifiche ed una messa a punto specifica, gli impianti di gassificazione proposti sono in grado di trattare praticamente tutti i sottoprodotti dell’attività agroforestale.
In particolare esistono tre versioni, che si differenziano per il tipo di materiale che possono trattare:
- materiali di pezzatura elevata, ovvero dimensioni medie che vano da un minimo 1,5 cm, con tenore di fini inferiore al 5%. Questa è la macchina standard per cippato di legna ottenuto sia da attività forestale che da sflaci e potature; può accettare anche stocchi di mais triturate grossolanamente
- materiali di pezzatura irregolare ad alto tenore di ceneri come paglia di riso e grano. Queste macchine a differenza di quella per cippato sono in grado di trattare materiali il cui residuo carbonioso dopo pirolsi tende a frantumarsi. Nel caso della paglia di riso sono previsti particolari accorgimenti per gestire le ceneri basso fondenti ed evitare incrostazioni inorganiche nelle apparecchiature a caldo. Oltre a ciò la paglia di riso richiede spesso un abbattimento dei gas acidi
- Residui dell’industria alimentare, come sansa e vinacce. La macchina è molto simile a quella per materiali di pezzatura irregolare, ma richiede dei settaggi da definire sula base dello specifico prodotto da trattare.
Per quanto riguarda la pollina, sono in corso dei test, e non è quindi possibile ancora proporre una macchina standard.
In tutti i casi la biomassa può essere conferita con un tenore di umidità fino al 35-40% poichè i cascami termici dei motori possono essere utilizzati per eseguire un essiccamento del materiale.
Molti dei materiali sopra elencati possono essere trattati solo nelle nostre macchine in quanto i comuni gassificatori downdraft richiedono caratteristiche incompatibili con materiali fini, che producono un residuo incoerente o che generano ceneri con temperatura di stick-up molto bassa.